Emotional Quotient, ovvero il quoziente emotivo: è l’abilità delle persone di capire i propri sentimenti e quelli degli altri. Stimolare l’EQ tramite esperienze emozionali è uno degli obiettivi più ambiti tra i brand che vogliono creare una connessione di valore con i consumatori, contribuendo alla memorabilità del proprio marchio.
Infatti, lo studio di GMR (agenzia appartenente a Omnicom Experiential Group) evidenzia che nell’interazione con i brand, il valore dell’esperienza è innegabile.
Per il 72% delle persone la possibilità di vedere, sentire, toccare e interagire in prima persona con il brand è un aspetto fondamentale per stabilire il rapporto di fiducia.
Quindi ci siamo chiesti: cosa serve per far funzionare al meglio un’esperienza e quali sono gli ingredienti necessari per dare un boost all’Experiential EQ? In questo senso il Fuorisalone 2022 è stato il teatro perfetto per studiare e sperimentare nuovi modi di vivere le esperienze.
Anche quest’anno i brand hanno cercato di emergere tramite contenuti urgenti, tecnologie impattanti ed entusiasmanti; finalmente dal vivo, dopo due anni di stop. Cosa hanno in comune quelli che sono riusciti a farlo davvero?
Un esempio di come far vivere a pieno la Brand Experience lo ha mostrato Elle Decor che ha deciso di comunicare i propri valori attraverso una progettazione meticolosa dello spazio, creando composizioni studiate per ogni angolo del percorso.
Creare uno spazio che attira l’attenzione e allo stesso tempo riesca ad amplificare l’eco dell’evento stesso è diventato un must per un’esperienza d’impatto.
Lo stesso vale per Hermes, con un’installazione che celebrava il concetto di eterea eleganza. Qui, come per incanto, i visitatori venivano accolti da una pacata sensazione di benessere, avvolti da una collezione sospesa nel tempo. Bella. Semplice. Elegante. Ma soprattutto, instagrammabile. Sembra scontato ma ciò che sicuramente ha fatto da protagonista in questa ritrovata edizione della Design Week, e che è ormai parte di ogni esperienza che viviamo, è la ricerca della Instagram Opportunity. Creare uno spazio che attira l’attenzione e allo stesso tempo riesca ad amplificare l’eco dell’evento stesso è diventato un must per un’esperienza d’impatto.
Non dimentichiamo di menzionare un altro tema molto importante quando si parla di Design e futuro: la sostenibilità. In un’ottica di Design circolare infatti Brand come Plenitude hanno realizzato installazioni interattive che mostrassero al pubblico – attraverso i cinque sensi – che è possibile divertirsi ed essere al contempo sostenibili. Con Feeling the Energy, infatti, c’è visione e collaborazione, uno sguardo al futuro e ai contenuti di carattere globale.
L’utilizzo dei materiali sostenibili per la costruzione dell’esperienza sta diventando un elemento caratteristico per tanti brand, man mano che l’attenzione verso questo tema cresce.
È possibile divertirsi ed essere al contempo sostenibili
Uno dei leader in questo senso è IKEA che troviamo tra i brand che si sono distinti maggiormente durante il Fuorisalone.
Quest’anno, oltre al tema della sostenibilità, con il suo IKEA Festival la casa svedese ci ha ricordato il valore del divertimento schiacciando l’acceleratore sul bottone della condivisione tanto da diventare protagonista delle Stories dei profili IG di chiunque ci si trovasse davanti. Palline colorate in un calendario ricco di eventi, in cui non è mancato il confronto con tematiche più profonde per raccontare il futuro del Retail e del Design.
Un’ulteriore caratteristica da non sottovalutare nella costruzione di una brand experience efficace è l’immersività. Non sono mancate infatti le experience a 360° capaci di catapultare il visitatore in paesaggi nuovi e inesplorati. Delle stanze dentro le stanze, come nel caso di Home Switch Home di Haier, la cui installazione immersiva è stata capace di riflettere la continua attenzione all’innovazione tecnologica, all’intelligenza artificiale e al Design dei tre Brand internazionali Candy, Hoover e Haier.
Il mix tra l’instagrammabilità, il divertimento e l’immersività si è dimostrato vincente anche quest’anno ma l’abbiamo già sperimentato e testato in diverse occasioni.
Ricordiamo ad esempio una monumentale installazione corredata da un bar di design frutto della collaborazione tra Inventa TRO e il designer Marc Ange per il brand St-Germain: un’esperienza sensoriale completa che ha permesso di avvicinare i consumatori al mondo del brand. Oppure il percorso esperienziale che abbiamo implementato nelle 11 vetrine del negozio Biraghi in piazza San Carlo a Torino che conduceva i consumatori in un viaggio alla riscoperta dei sapori della tradizione e del marchio stesso.
Gli ultimi 2 anni hanno aggiunto al mix vincente, un componente in più – l’omnicanalità. Infatti, da una ciliegina sulla torta è diventato un must, una base di partenza per costruire ogni esperienza di valore.
In TRO abbiamo sviluppato la Virtual Experience Platform proprio per facilitare l’interattività e aiutare i brand a coinvolgere l’utente a 360° in una nuova era per le attività di Live Communication.
Ora capitalizziamo gli insight e guardiamo avanti, pronti a ideare e programmare le prossime experience, puntando al futuro con la voglia di tornare più coinvolgenti di prima.
Credits: Viola Incerti, Julia Sokolova, Nicole Felet
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